di Luigia Danese, Simone Di Scala, Claudia Magliulo ed Emanuele Scognamiglio
Salve a tutti! Oggi vi
raccontiamo la nostra prima esperienza come 'giornalisti'... Ci è stato
affidato dalla redazione del giornalino il compito di intervistare la
Dirigente Scolastica della scuola, la dott.ssa Maria Aurilia. Così, dopo aver
stabilito un appuntamento con lei e aver raccolto tutte le domande che
molti studenti volevano rivolgerle, siamo andati a trovarla. Ci ha accolto nel
suo ufficio,
pieno di piante e di premi che i nostri compagni più grandi
hanno vinto negli anni scorsi. La dott.ssa Maria Aurilia, a causa del
dimensionamento scolastico, nel settembre 2010 è diventata Dirigente
Scolastica anche della scuola secondaria di primo grado ex Beato Vincenzo
Romano per cui l’Istituto è diventato comprensivo dei tre ordini di scuola
(infanzia, primaria, secondaria primo grado).
Ma cosa fa un Dirigente
Scolastico quando è chiuso nel suo ufficio? La dott.ssa ci ha spiegato che fare
la “Preside” non è cosa semplice in quanto si è sempre impegnati in numerose
attività, come leggere la posta, rispondere alle e mail, aggiornarsi
continuamente, avere rapporti con altri Dirigenti, prendere delle decisioni
importanti per il bene della scuola, gestire le richieste dei prof, ascoltare i
genitori, prendersi cura di tutti noi alunni... È così tanto
impegnata che non riesce a trovare molto tempo libero per se stessa: in passato
le piaceva fare sport, ma ormai le risulta molto complicato perché non ha mai tempo.
Quando
è libera dagli impegni scolastici, le piace stare in famiglia e prendersi cura
dei propri affetti. In fondo, abbiamo capito dalle sue parole che le piace
molto il suo lavoro e lo svolge con grande passione. Le abbiamo anche chiesto
come potrà ancora migliorare la scuola. Lei ci ha risposto che molto è stato
già realizzato, ma c’è ancora tanto da fare. Attualmente sono in corso dei
lavori di ristrutturazione dei locali della nostra scuola, grazie ai Fondi
Europei che prevedono anche la
costruzione di un ascensore per gli alunni e i docenti con difficoltà motoria.
Inoltre, bisogna migliorare l'aspetto didattico che riguarda il passaggio
dalla scuola primaria a quello della secondaria di primo grado... "A volte
-riferisce la Preside- gli alunni della scuola secondaria di primo grado che
provengono dalla scuola primaria subiscono in pochi mesi un’evoluzione in
negativo, diventando prepotenti, molto vivaci, ecc."
Quando le abbiamo chiesto
di ricordare un alunno o una classe della sua carriera, ha sorriso e ci ha
raccontato di un ragazzino che si era così tanto appassionato alla storia
dell’antico Egitto che si era fatto regalare per Carnevale un vestito da
Faraone…
Infine
eravamo curiosi di sapere se alla nostra Preside piaceva andare a scuola, da
bambina... Lei ci ha risposto che sin da piccola ha frequentato con piacere
l’asilo parrocchiale dove lavorava sua
nonna. Imparava tante cose e le davano gli incarichi più difficili perché, pur
essendo la più piccola del gruppo, sapeva già leggere e riusciva ad imparare
tutto molto velocemente. Da grande, poi, stava spesso con suo
zio che faceva il professore e aiutava tanti ragazzi in difficoltà.
All'Università
ha dovuto interrompere gli studi per motivi di lavoro per un po' di tempo, ma
poi ha ripreso e ha realizzato il suo sogno!
A questo punto il citofono continuava a suonare e
noi abbiamo dovuto lasciare la Preside ai suoi impegni, non prima di aver
scattato qualche foto ricordo e di
averla ringraziata per la sua disponibilità.
Che emozione, ragazzi!