sabato 14 novembre 2015

Un mondo senza violenza

Un  mondo migliore, senza violenza

Quante volte ci è capitato di guardare la tv e di sentir parlare di atti di violenza? A me è capitato molte volte. A parte le guerre che ci sono sempre state e che ci sono tuttora, molti altri sono i tipi di violenza di cui sentiamo spesso parlare. Una violenza che si sta diffondendo sempre di più è quella sulle donne. Infatti le statistiche riportate dai giornali parlano chiaro: una donna su tre dai 16 ai 70 anni ha subìto almeno una volta atti violenti da parte di uomini. Questo per me sembra molto ingiusto e spero che in Italia venga presto aggiunta una legge contro la violenza sulle donne e che per punizione la persona che ha commesso l’atto venga rinchiusa in carcere per almeno venti anni.
Un altro tipo di violenza è quella che alcuni praticano sugli anziani. Ogni giorno molti anziani vengono per vari motivi (soprattutto la non disponibilità dei figli o dei nipoti) rinchiusi nelle case di riposo. Lì può capitare che vengano privati della loro libertà e che non sempre siano trattati bene. Io mi meraviglio di tutto ciò e vorrei che questi episodi diminuissero. Per esempio, vorrei che si inserissero delle videocamere nelle case di riposo così da controllare quello che accade all’interno oppure vorrei che si svolgessero  visite a sorpresa da parte dei controlli sanitari.
Non possiamo dimenticare infine di citare la  violenza sui minori che avviene all’interno di famiglie con genitori violenti o che hanno problemi psicologici anche seri. Questo tipo di violenza può creare non solo problemi fisici, ma anche danni psicologici che a lungo andare producono qualcosa di brutalmente permanente.
Quanto detto ci fa capire che molte sono le violenze
nel mondo, ma che –se finissero- il mondo potrebbe diventare migliore per tutti.

Luigi Aurino

giovedì 5 novembre 2015

FORTAPASC



 LE OPINIONI DI CHI LO HA VISTO
Il film che abbiamo visto in classe è stato molto bello. Era un po’ violento, ma ci sono molte cose che mi hanno colpito. Il film, infatti, è stato tratto da un fatto realmente accaduto: l’omicidio di Giarcarlo Siani, un giovane giornalista napoletano. Mi ha colpito soprattutto il coraggio di Siani che, a differenza di molti, non ha avuto paura di esprimere il suo parere. Il giovane Giancarlo non aveva ancora un “posto fisso” e assieme al suo amico Rico cercava di collaborare con la giustizia e svelare la corruzione della politica locale attraverso il giornalismo…

Raffaele Manzo

Discutere di camorra mi tocca sempre profondamente. Trovo ingiusto che non ci possa essere libertà di parola e che si debba avere paura nell’affrontare determinati argomenti. Ammiro chi ha il coraggio di parlare e di denunciare, come hanno fatto Giancarlo Siani, Roberto Saviano e tanti altri, ma mi fa rabbia sapere che fare giustizia porta conseguenze come l’omicidio.
Dovremmo tutti trovare il coraggio di denunciare ciò che vediamo di ingiusto, perché tutti insieme potremmo rendere questo mondo migliore…

Luigia Danese 


CINEMA


Tutti al cinema 

Tutte le prime della scuola ICS Giampietro Romano si sono recate al cinema Corallo a vedere Inside Out, un film della Disney Pixar, con personaggi nuovi, fantasiosi e divertenti.                                                                                   Questo film, ambientato prima in Minnesota e poi a San Francisco, ha una bellissima trama: la protagonista, Raily, vive un momento di difficoltà e decide di scappare di casa. A questo punto la storia si sposta nella sua testa dove ci sono diverse emozioni, Gioia, che è sempre felice; Tristezza, che combina guai, ed è anche curiosona ma sempre gentile; Paura, protettiva e preoccupata; Disgusto, raffinata e affascinante e per ultima Rabbia, negativa e un po’ cattiva, che complicano la vita di Raily. Gioia, Rabbia, Disgusto e Paura isolano Tristezza perché secondo loro questa può complicare solo le cose, non serve a nulla. Tristezza, sentendosi inutile, decide di andare via ma, man mano che la vicenda va avanti, tutte le altre emozioni, in particolare Gioia, si rendono conto che anche Tristezza è indispensabile, solo con lei si può completare il gruppo dei sentimenti. Questo film, a mio parere, parla di un grande tesoro, l’amicizia, che è come una piantina che cresce nel nostro cuore. Siate amici di tutti e non escludete mai nessuno.
  

                                                                Annalisa Froncillo 1F

GIORNALINO



IN USCITA IL NUOVO NUMERO DEL GIORNALINO

martedì 3 novembre 2015

      ISIS: VIOLENZA SULLE ARTI

E' DA UN PO CHE IN RETE SPOPOLANO VIDEO DELL' ISIS RIGUARDANTI LE DISTRUZIONI DI OPERE D'ARTE, LUOGHI DI CULTO E TESTI SACRI. L'ISIS SEGUE UNA DOTTRINA FONDAMENTALISTA SUNNITA CHE VA CONTRO OGNI TIPO DI RAPPRESENTAZIONE ARTISTICA.
I SEGUACI DELL’ ISIS SONO CONSIDERATI COME I NAZISTI DEL TERZO MILLENNIO PER LA LORO VIOLENZA CHE SI MANIFESTA SOTTO DIVERSI ASPETTI .
UNO DEI LORO OBBIETTIVI E' CANCELLARE LE BASI DELLE CULTURE ALTRUI, RADENDO AL SUOLO INTERE CITTA'. UNA DELLE ULTIME CONQUISTE DEL CALIFFATO E' STATA HATRA, ANTICA CITTA' A SUD DI MOSUL E' UNA DELLE CITTA' STORICHE PIU' IMPORTANTI. QUESTI GESTI COMPIUTI DAL CALIFFATO SONO MEZZI PER LA PROPRIA PROPAGANDA.
NEL MIRINO DEL GRUPPO SONO FINITI IL MUSEO DI MOSUL, E QUELLO DELLA PORTA DI NERGAL A NINIVE , ANTICA CAPITALE DELL'IMPERO ASSIRO. GLI ESTREMISTI HANNO ATTACCATO OPERE D' ARTE CONSIDERATE IMMORTALI, SECONDO LA LORO DISTORTA VISIONE DELL'ISLAM.
SECONDO LA NOSTRA OPINIONE, L'ISIS,  LA QUESTIONE NON E' RELIGIOSA NESSUNO, UCCIDE UN AVVERSARIO PER QUESTI MOTIVI. DIETRO l'ISIS CI SONO INTERESSI ECONOMICI ENORMI  CHE COINVOLGONO DIRETTAMENTE GLI USA E I SUOI ALLEATI.



Alunni della  classe 3C:
Davide RUSSO
Mario ASCIONE

Antonio CIRILLO
 La "Barcaccia" violentata

Storia e descrizione
La fontana della barcaccia è una fontana situata in Piazza Spagna una delle piazze più famose di Roma, ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti.
Questa opera, in marmo travertino,  fu iniziata nel 1610 e terminata nel 1629 da Pietro Bernini, Lo scultore fu aiutato dal figlio, Gian Lorenzo, che probabilmente la completò alla morte del padre. Siamo in pieno periodo Barocco.
La sua realizzazione comportò il superamento di alcune difficoltà tecniche, dovute alla bassa pressione dell'acquedotto, che non permetteva la creazione di zampilli o cascatelle come previsto in progetto.
Bernini risolse il problema, ideando la fontana a forma di barca semisommersa, al centro dello scafo, una corta colonna regge una piccola vasca oblunga più bassa dell'estremità di poppa e prua, dalla quale fuoriesce uno zampillo d'acqua che riempita la vasca, cade all'interno della barca per tracimare poi, dai bordi laterali bassi e svasati, nel bacino sottostante.
Fu la prima volta che una fontana veniva concepita come un opera scultorea, allontanandosi dai canoni della semplice vasca dalle forme geometriche. E' quindi un'opera barocca di indiscusso valore artistico.



Purtroppo quest'opera ammirata da turisti provenienti da tutto il mondo ha subito nel recente passato gravi atti di violenza dovuti alla stoltezza ed ignoranza delle persone.



Danneggiamenti:
Ci furono due gravi danni, il primo avvenne nel 15 maggio 2007, degli extracomunitari ubriachi danneggiarono la fontana con un grosso cacciavite, infliggendole una profonda incisione in modo da creare il distacco di una parte rilevante dello stemma papale in marmo.
Il 19 febbraio 2015 viene nuovamente danneggiata da alcuni tifosi del Feyenoord, venuti a Roma per assistere al match di Europa League tra la loro squadra e la squadra della Roma. Tali atti vandalici hanno lasciato purtroppo ferite indelebili. Sono presenti CIRCA 110 scalfitture e scheggiature causate dalle bottiglie di vetro lanciate contro il monumento in diversi punti che, a detta dei tecnici sono considerati danni gravi anche perché permanenti. CIRCA TRE MILIONI DI EURO DI DANNI.


Concludiamo col dire che questa è un’azione deplorevole perché a nostro parere, rovinare quest'opera così maestosa è un oltraggio non solo al popolo romano e italiano ma all'umanità visto che la "Barcaccia" del Bernini è uno dei monumenti più famosi di Roma.
Articolo di Lidia Buonocore e Nunzia Spagnuolo