Si trova nel centro presso piazza San Gaetano. Per la sua storia e la
sua rilevanza artistica è anche tra le più importanti. All’interno, nel
convento, è ospitato il museo dell’opera di San Lorenzo.
STORIA
Fu papa Gregorio IX che nel 1235 concesse la costruzione di
una chiesa dedicata a San Lorenzo. A finanziarne la costruzione fu Carlo I
d’Angiò a partire dal 1270 creando una mescolanza tra il gotico italiano e il
gotico francese: infatti l’abside è stata ideata da architetti francesi; invece
per il transetto e la navata ci si è ispirati al gotico italiano.
Negli anni successivi la basilica è stata protagonista di importanti eventi storici: San Ludovico da Tolosa, reduce al trono, fu consacrato sacerdote qui. Anche Felice Peretto, il futuro Papa Sisto V, venne consacrato qui. Nel convento soggiornò Giovanni Boccaccio e si innamorò della figlia del re Roberto d'Angiò. A partire dal XV I secolo la basilica è stata più volte rimaneggiata anche a causa di terremoti e guerre: il chiostro divenne il deposito delle armi degli spagnoli, il campanile venne più volte assediato dal popolo durante la rivolta contro Pedro de Toledo e nel XVII secolo divenne avamposto contro la Spagna. Nel XVIII secolo iniziarono i lavori di restauro e finirono nel XX secolo eliminando tutte le aggiunte barocche eccetto quelle della facciata e la contro facciata, create da Ferdinando Sanfelice. Negli anni 50-60 del Novecento vennero aggiunti un contrafforte e delle costruzioni in cemento per impedire il crollo delle pareti.
DESCRIZIONE ESTERNO

DESCRIZIONE INTERNO.
La basilica ha una pianta a croce latina con tre navate con
piccole cappelle laterali aperte da archi a sesto acuto con le volte a
crociera. Le cappelle laterali sono 8 sul lato sinistro e 9 sul lato destro e
sono tutte uguali per stile e dimensione. Ciascuna ospita opere d’arte di alta
rilevanza: altorilievi, bassorilievi, monumenti funerari, decorazioni barocche
e statue. Nel transetto destro sono conservati monumenti funerari, diverse
testimonianze pittoriche come ad esempio alcuni affreschi trecenteschi di
Montano d’Arezzo che sono visibili nella parte alta delle pareti, mentre in
basso è situato il sepolcro di Giovanni Antonio Pisano. Nel transetto sinistro
invece ci sono due monumenti funebri e
costituisce il cappellone si Sant’Antonio. All’interno del cappellone troviamo i dipinti di Francesco di Maria, due
tele di Mattia Pretile e una tavola di Leonardo Besozzo.
ABSIDE E PRESBITERIO
Alla fine del XIII secolo è stata terminata l’abside ed è
un' ottima rappresentazione del gotico francese in Italia. Le colonne a fascio
slanciano l’abside verso l’alto e aprono l’ingresso al deambulatorio con volte
a crociera. La parte concava dell’abside
è in alto composto da una semisfera perforata da un rosone ed da trifore, che
illuminano il pavimento lucido in marmo e il soffitto con le travi lignee a
vista. L’altare maggiore è stato
scolpito in epoca rinascimentale da Giovanni da Nola.
Mariacristina
Cirillo e Serena Radicella